Il campo di gioco

Il campo di gioco





LA “PISTA”

Il primo campo di calcio di Lanciano è quello realizzato all’interno dell’ippodromo Villa delle Rose. Su questo terreno giocano i primi pionieri del foot-ball frentano a inizio ’900, e la Virtus Lanciano vi ospita i primi campionati ufficiali ai quali partecipa. Il campo è stato intitolato nel 2008 a Enrico Esposito, attaccante della Pro Lanciano negli anni ’60 e ’70, tutt’oggi marcatore più prolifico con la maglia rossonera.

La “Pista”, come viene comunemente chiamato il campo, resta il principale impianto di calcio della città fino alla costruzione dell’impianto dove attualmente sorge il tribunale, inaugurato nel 1933 come Campo del Littorio, e chiamato della Vittoria, dal nome della vicina piazza, dall’immediato Dopoguerra.

Villa delle Rose torna a essere il terreno di gioco della Pro Lanciano nel 1965, quando vengono avviati i lavori per il palazzo di giustizia, e fino all’inaugurazione dello stadio ai Cappuccini nel 1969. A cause dell’indisponibilità del Cinque Pini, la Pista viene ancora riutilizzata saltuariamente negli anni ’80, ed è ancora sfruttata a pieno regime da formazioni giovanili e amatoriali.




IL CAMPO “DEL TRIBUNALE”

Il Campo del Littorio viene inaugurato nel 1933, nonostante Lanciano non abbia una squadra molto competitiva: tuttavia la legge imponeva a ogni Comune di avere una struttura sportiva polivalente, e il municipio si adegua. Il progetto iniziale prevede un complesso con corsia per l’atletica, campi di basket e da tennis, ma non viene realizzato completamente: vedono la luce solo campo di calcio e palestra.

Il terreno di gioco oggi è solitamente evocato come campo “del tribunale”, perché negli anni ’50 viene decisa la costruzione del nuovo tribunale sull’area, che inizia nel decennio successivo. Il 1965 è l’ultimo anno in cui le squadre di Lanciano calcano il glorioso campo della Vittoria.




LO STADIO AI CAPPUCCINI

Lo stadio ai Cappuccini viene inaugurato nel 1969. Dal 2001 è intitolato alla memoria del calciatore lancianese Guido Biondi, primo atleta della città a militare in serie A. In precedenza lo stadio non aveva mai avuto una denominazione ufficiale, ma si era comunque affermato nell’uso comune il nome Cinque Pini.

L’impianto comprende anche un velodromo intitolato al ciclista di Fossacesia Alessandro Fantini. La struttura viene completata dopo quasi venti anni di gestazione, anche a causa di lavori interrotti e ricominciati con nuovi progetti. Pure in questo caso non si rispetta un progetto iniziale che prevede tribune in muratura su entrambi i lati.

Quando è aperto al calcio, intorno al terreno di gioco c’è solo l’attuale tribuna principale per gli spettatori. I distinti in ferro sono stati costruiti durante la stagione 1986-87, e sostituiti con una struttura più ampia nel 2016. La curva ospiti è stata completata nel 2002, e quella Sud viene inaugurata nel marzo 2003:dal novembre 2017 è intitolata a Ezio Angelucci, presidente rossonero per circa dieci anni in due diversi momenti, a metà anni ’80 e dal 1997 al 2003.

Il primo impianto di illuminazione per consentire gare in notturna risale a metà anni ’70, mentre con il ritorno tra i professionisti nel 1999 sono stati tolti i pali della luce al servizio del velodromo, illuminato anch’esso con il nuovo impianto di illuminazione installato alla fine degli anni ’90.

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