La rinascita col Lanciano 90 e il ritorno di Angelucci

La rinascita col Lanciano 90 e il ritorno di Angelucci
La tifoseria rossonera a fine anni ’90

Fallita l’Associazione Calcio Lanciano, le sorti del calcio cittadino sono affidate al Lanciano 90 di Stefano Mercadante, che milita nel campionato di Promozione, torneo regionale e settimo livello del calcio italiano.

I rossoneri centrano subito la vittoria e salgono in Eccellenza. Il ritorno nel Campionato Nazionale Dilettanti avviene due anni dopo: il Lanciano si piazza al secondo posto e accede agli spareggi nazionali, ma pur non avendo fortuna contro i sardi dell’Iglesias, viene ripescato.




La permanenza in Cnd però dura solo un anno, nonostante abbia in rosa il capocannoniere del torneo Luigi Carosella e Davide Bombardini, futuro giocatore di Serie A: Lanciano manca di un punto la salvezza e torna in Eccellenza. Nella stagione 1996-97 la società si allarga ad altri imprenditori locali che supportano Mercadante, ma non viene centrato il ritorno in Cnd.

Lo scatto decisivo avviene un anno dopo con il ritorno di Ezio Angelucci, che nel frattempo è alla guida della Spal Lanciano, seconda squadra della città. In due anni Angelucci riporta Lanciano tra i professionisti. Il Lanciano, che cambia denominazione in Società Sportiva Lanciano, vince il campionato di Eccellenza 1997-98 e la Coppa Italia regionale.




Quella 1998-99 è un’altra annata trionfale per i rossoneri: la formazione allenata da Fabrizio Castori stravince il campionato con 10 punti sul Campobasso secondo e 16 sul Potenza terzo, e in seguito si aggiudica anche lo Scudetto Dilettanti. La marcia trionfale del Lanciano non si ferma qui: al primo anno di C2 arriva una salvezza tranquilla, ma poi è di nuovo promozione.




Nel 2000-01 Angelucci si affida di nuovo a Castori, e la scelta viene ampiamente premiata: i rossoneri terminano il campionato a pari punti con il Chieti esattamente come 15 anni prima in Interregionale, ma stavolta vige la regola degli scontri diretti che arridono ai rossoneri.

Lanciano passa così direttamente in C1, e dopo circa mezzo secolo rimette piede nella terza serie nazionale. Al primo anno i rossoneri ottengono un traguardo insperato: si qualificano ai play off strappando all’ultima giornata il quinto posto al Giulianova, battuto 3-2 in casa e raggiunto in classifica ma con gli scontri diretti a favore.




Il sogno dei rossoneri si ferma però presto, perché la squadra viene eliminata ai play off in semifinale dal Taranto. L’ottimo risultato spinge Angelucci ad allestire un organico competitivo, ma l’anno seguente la squadra di Castori non ripete l’exploit e deve accontentarsi del settimo posto.

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