Un guizzo di Verì piega il Trigno Celenza e regala il secondo posto all’Athletic Lanciano

Un guizzo di Verì piega il Trigno Celenza e regala il secondo posto all’Athletic Lanciano

Celenzani sempre pericolosi nelle ripartenze, ma l’unico contropiede vincente è quello rossonero: quinta vittoria di fila e piazza d’onore in condominio con l’Atessa Mario Tano per la squadra di mister Pasquini

ATHLETIC LANCIANO-TRIGNO CELENZA 1-0 (0-0)
DOMENICA 29 OTTOBRE – 14:30 – ENRICO ESPOSITO DI LANCIANO
Del Bello, Rota, Casalanguida (13’ st Fischio), Di Camillo, Annecchini, Ciarelli, Verì (40’ st Morena), Scopinaro, S. Aielli (19’ st Rapino), Di Girolamo, Pagano (19’ st Valbonesi). A disposizione: Giammarino, L. Aielli, Giancristofaro. Allenatore: Matteo Pasquini
Gaspari, C. Antenucci, M. Serafini, Maroianu, Michilli, Manneh, G. Serafini (37’ st Di Pardo), Samba (28’ st N. Di Laudo), St. Serafini (18’ st Di Zillo), D. Antenucci, Aliji. A disposizione: O. Di Laudo, Vespasiano, Di Pardo. Allenatore-giocatore: Paolo Di Pardo
ARBITRO Ennio Torricella di Vasto
RETE 17’ st Verì
NOTE Ammoniti Di Girolamo e Valbonesi dell’Athletic Lanciano, Samba, D. Antenucci e Michilli del Trigno Celenza; angoli 4-5; recupero 0’ pt 5’ st; spettatori un centinaio circa
Samba a caccia del pallone tra Aielli e Pagano

Se ci fosse stato da puntare su chi avrebbe potuto segnare in contropiede, gli scommettitori avrebbero scelto quasi all’unanimità il Trigno Celenza, che spesso e volentieri ha messo in ambasce i padroni di casa con ripartenze veloci, precise e anche belle da vedere.

Invece grazie a un contropiede è l’Athletic Lanciano che conquista la vittoria, nonostante l’undici di Pasquini abbia costruitola gara maggiormente sulla manovra e sulle accelerazioni in fase offensiva, trovando però raramente spazi utili per l’affondo decisivo.

La svolta della partita arriva dopo il quarto d’ora della ripresa: angolo per gli ospiti, rinvio della difesa rossonera, Pagano strappa la palla a un avversario a centrocampo e lancia Verì, che s’invola verso la porta e beffa Gaspari con un pallonetto.




Fino ad allora la supremazia territoriale dei padroni di casa, quando c’è, è solo a tratti e per brevi periodi, di fronte ai celenzani che si difendono con ordine e, come detto, sono sempre insidiosi nelle ripartenze.

La prima è al 7’, con Aliji che entra in area e da posizione defilata impegna Del Bello a terra in due tempi. L’Athletic risponde al 15’, con Di Girolamo che batte a sorpresa una punizione trovando Casalanguida in area, che non indovina l’angolino sul secondo palo. Al 24’ è Ciarelli a sfiorare il palo, dopo uno scambio con Di Girolamo, perno di buona parte delle manovre rossonere.

Al 29’ Del Bello blocca un’inzuccata di Moroianu su un corner a palombella, mentre al 36’ Gaspari è chiamato a un non facile intervento per deviare un tiro di Pagano, che conclude un’azione orchestrata da Di Girolamo e Verì.

Una discussione animata in campo a inizio ripresa

La ripresa comincia con una buona occasione per i celenzani: Samba lancia Stefano Serafini, che da buona posizione non riesce a indovinare la porta a causa della pressione del diretto marcatore.

Prima del gol Di Girolamo impegna Gaspari con una punizione centrale, e quindi al 17’ arriva la rete decisiva: paradossalmente proprio con quello che è quasi l’unico contropiede dei rossoneri, più propensi a cercare di tenere il pallino del gioco.

Passato in vantaggio, l’Athletic copre con più uomini la fase difensiva, e lascia le briciole ai tentativi degli ospiti, che quando spingono faticano a trovare la via della porta. È anzi la formazione di Pasquini ad arrivare vicina, seppur mai in maniera clamorosa, al colpo del ko.




Nel corso del secondo tempo non mancano momenti di tensione, con colpi proibiti, chiarimenti a muso duro e parole grosse che volano sia tra i giocatori in campo sia tra le due panchine: non per niente su cinque gialli tirati fuori da Torricella, solo uno è stato per gioco scorretto.

I lancianesi ad ogni modo rischiano pochissimo negli ultimi minuti, e si aggiudicano la quinta vittoria consecutiva che li proietta al secondo posto in coppia con l’Atessa, e a 3 lunghezze dal Lanciano di Alessandro Del Grosso (che ha seguito la partita all’Esposito) unica formazione del girone a punteggio pieno.

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Andrea Rapino

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