Doppio allenatore e responsabile di fascia sono le novità del settore giovanile del Lanciano

Doppio allenatore e responsabile di fascia sono le novità del settore giovanile del Lanciano

Due sono le novità proposte dal settore giovanile rossonero nato dalla collaborazione tra Lanciano, Accademia Calcio Frentana e Spal Lanciano: la presenza di due allenatori per squadra e il responsabile di fascia. Nella serata di ieri è stato presentato in maniera ufficiale ciò che nei giorni addietro era stato sancito da una informale stretta di mano tra il presidente Fabio De Vincentiis e i responsabili delle altre due società.




Le formazioni Juniores, Allievi, Giovanissimi ed Esordienti avranno ognuna due tecnici, ma in nessuna formazione lavoreranno le stesse persone. «Quest’alternanza di partner», spiega Giuseppe Di Pasquale, uno dei fondatori dell’Accademia, «ha l’obiettivo di far sì che non siano la mano ed il carattere di un unico istruttore a fare breccia nella singola squadra, ma che si veda la mano di più allenatori, andando a creare un legame collettivo più ampio».

Di Pasquale illustra la struttura del settore giovanile

«Questa iniziativa rispecchia a pieno quella che è stata la filosofia dell’Accademia da due anni a questa parte», continua Di Pasquale, «il responsabile di fascia avrà l’onere di coordinare le attività dei vari gruppi per fascia di età, in modo da ottimizzare al massimo il lavoro dell’intero organigramma».




I componenti dello staff sono Giuseppe D’Aloisio, Gianluca Rosato, Thomas Di Campli, Valerio Valerio e Alberto Iezzi che già facevano parte dell’Accademia; Camillo Di Biase proveniente dal Castel Frentano; Donato D’Alicarnasso e Salvatore Panico dalla Spal, e Giuseppe Saltarella dal Fossacesia. Della dirigenza del settore giovanile faranno invece parte Leonardo Di Florio, in qualità di responsabile tecnico, e Andrea D’Orsogna, investito del ruolo di direttore organizzativo.

D’Orsogna, De Vincentiis, Di Florio e Toppeta durante la presentazione

A fare gli onori di casa nell’incontro tenutosi nell’ex Casa di Conversazione è stato Luigi Toppeta, che, prima di passare la parola agli ospiti, battezza l’appuntamento come «il più importante della stagione», definendo il settore giovanile «il punto fondamentale per creare prima di tutto uomini, poi calciatori», e il calcio «veicolo sociale e palestra di vita».




Anche D’Orsogna sottolinea il ruolo anzitutto educativo del settore giovanile, prima di ribadire l’assoluta unità di intenti col presidente De Vincentiis e mettere in evidenza il concetto di «buona condotta scolastica come motore per poter giocare a calcio», facendo notare come questo sia stato il dictat dell’Accademia dal giorno della sua nascita.

Giovani rossoneri all’opera in piazza dopo l’incontro nell’ex Casa di conversazione

Di Florio pone come obiettivo quello di «sfornare giovani di Lanciano in grado di indossare in futuro la maglia rossonera». Un cenno alla memoria storica viene fatto invece dal direttore Giancarlo Micolucci: «Questa è la casa del calcio frentano: la Frentania storica nell’antichità si estendeva tra i fiumi Fortore e Moro, e la nostra ottica deve essere quella di spaziare in un’area il più grande possibile».




La chiosa spetta al presidente De Vincentiis: «Non esiste una città che non abbia una squadra di calcio, come non esiste una squadra di calcio che non abbia un settore giovanile. Voglio ringraziare», sottolinea il presidente, «l’Accademia e la Spal che ci hanno permesso in brevissimo tempo di mettere su una struttura che possa consentire ai ragazzi di Lanciano di fare calcio ad un certo livello».

Marco Abbonizio

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